Poco dopo l'abbandono di Ferrara, il duca Cesare d'Este decise di decorare una cappella dell'antico castello di famiglia di Modena, dedicata alla Natività della Vergine. Vista l'impossibilità di commissionarne le tele a Federico Barocci e poi ad Annibale Carracci e Caravaggio, prime ambiziose scelte, il duca ripiegò su più affidabili maestri locali. Ne risultò un trittico elaborato in maniera non coordinata, ma comunque caratterizzato da una vivace impronta narrativa per le molte figure affaccendate che interpretano le tre storie mariane.